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domenica 28 ottobre 2018

Le tre candele - Marion Zimmer Bradley


Titolo originale:
The Gratitude of Kings

Autrice: MZB

Traduzione di Elsa Pelitti


Una delle massime regine del fantasy si esprime in questo breve racconto che vede come protagonista Lythande, adepto della Stella Azzurra, mago mercenario e menestrello.
Lythande custodisce gelosamente un grandissimo segreto che se fosse svelato metterebbe a rischio i suoi poteri magici. È in realtà una donna.
In questo racconto la maga si trova a fare da campione del Re ai giochi nuziali voluti dalla maga che invece rappresenta la sposa. Lythande però, grazie alla sua amica candelaia, si accorgerà che sulla bellissima sposa Velvet vibra un incantesimo che le dona un aspetto differente da quello che realmente ha e che l'orribile sua maga è in realtà un essere ripugnante.

Una storia piacevole e breve, da leggere d'un fiato in uno di quei pomeriggi uggiosi della stagione invernale, storia che non potrà che stuzzicare l'interesse verso la specialissima Lythande, uno dei personaggi più interessanti della Bradley e forse uno dei meno conosciuti.
Per saperne di più, la sua storia è raccontata nel libro "Nel Mondo di Lythande", del quale sicuramente in futuro non mancherò di parlarvi.

sabato 20 ottobre 2018

Storie della buonanotte per bambine ribelli - Favilli e Cavallo

Titolo originale:
Good Night Stories for Rebel Girls

Di Elena Favilli e Francesca Cavallo




100 Vite di Donne Straordinarie per insegnare alle bambine che anche loro, come i bambini maschi, possono riuscire a realizzare qualunque cosa desiderino.

Potrebbe sembrare ormai cosa ovvia a chi come me è cresciuta in una famiglia nella quale  i limiti di genere non esistevano ma, nel mondo, nella nostra Italia, nel lavoro, in alcune famiglie e ancora in troppe menti,  questi preconcetti fioriscono e prosperano rigogliosi.
Queste storie parlano di donne, alcune ormai note, come l'astrofisica amante delle stelle e dei pianeti Margherita Hack, o la giovane pakistana Malala che ha denunciato attraverso il suo blog le ingiustizie perpetrate dai talebani, o Rosa Parks che sedette sull'autobus in un posto riservato ai bianchi. Altre invece sono semi sconosciute, Ada Lovelace che descrisse il funzionamento di un computer già nel 1800, Alfonsina Strada che fu la prima a partecipare ad un Giro d'Italia, Matilde Montoya, prima donna del Messico a diventare dottoressa.
Davvero di poche si sanno le grandi imprese che hanno fatto e i grandi passi avanti che hanno compito. Ci sono donne pirata, donne pugili, donne padrone della scienza e della matematica, poi ancora astronaute, soldatesse, principesse, religiose, scrittrici ed insegnanti. Tutte loro hanno lasciato o stanno lasciando la loro impronta nel mondo e nelle nostre vite.

Questo libro invita ad essere coraggiose come loro.

Il messaggio molto bello che emerge è però rivolto a tutti. Ognuno deve cercare di realizzare i propri sogni. Non importa se nasci maschio o femmina, conta che ti sia concessa la libertà di esprimerti per quello che sei e di intraprendere nella vita la strada che vuoi.

Quindi, la sera, prima di mettere a letto i vostri figli, raccontate loro la storia di qualche donna straordinaria, perché nelle loro notti inizino a "...sognare più in grande, puntare piu in alto, e a lottare con più energia...", e ... magari diamoci un'occhiata anche noi adulti, così che il bimbo che è in noi non si dimentichi mai di continuare a sognare.

venerdì 12 ottobre 2018

I Fantastici Quattro di Kirby


Serie: I Fantastici Quattro

# 51: La Cosa contro Silver Surfer

edizione: Corno

anno: 1973

storia: Stan Lee

disegni: Jack Kirby

genere: fumetto supereroi


Per la sezione di questo blog riservata alla narrazione per immagini, ovvero la grafic novel, vale a dire il fumetto, vorrei partire da una serie storica e memorabile: i fantastici quattro, edizione Corno, la prima mitica versione italiana di Fantastic Four della Marvel, pubblicata negli anni 70.
Questo non solo perché quello fu il fumetto che fece nascere in me la passione per questa straordinaria forma di espressione, ma anche per la sua indiscussa qualità e importanza.
Ero un bambino quando mi capitò in mano il numero 51 dei Fantastici Quattro, La cosa contro Silver Surfer, e mi innamorai subito di questa serie, e di molte altre del mondo Marvel, così come accadde a tanti altri ragazzi di quei tempi.
Del resto, la serie con protagonisti la simpatica e amabile Cosa, il cervellotico Mr Fantastic, la coraggiosa Donna Invisibile e quello scavezzacollo della Torcia Umana, non poteva che conquistare il lettore con le loro strabilianti avventure. Infatti questi giovani supereroi, decisamente molto umani e così simili alle persone normali (e questa era la forza di quei personaggi), si trovavano sì alle prese con nemici incredibili e di incredibile potenza, come l’Uomo Talpa, Blastaar, Ronan, Annihilus e lo stesso Galactus, e naturalmente la loro nemesi, il temibile Dottor Destino,
ma dovevano affrontare anche problemi di tutti i giorni, come la convivenza, i rapporti sociali, gli affetti amorosi, l'amicizia, in un sapiente alternarsi equilibrato di situazioni che i loro creatori Stan Lee e Jack Kirby avevano saputo inserire nelle storie con vera maestria.
Quello che mi colpì particolarmente di questo fumetto fu la fantasia senza fine che si scopriva di storia in storia, l'innovazione che costituivano questi personaggi e naturalmente i fantasmagorici disegni di Kirby, non per niente chiamato The King. La sua anatomia personale ed epica, i suoi mirabolanti macchinari futuristici e l'esplosività delle sue tavole, che sprizzavano una tale energia e potenza che in nessun altro disegnatore ho mai più ritrovato a questi livelli.
Come in questo n. 51, per esempio, dove la cosa, geloso per la evidente amicizia di Silver Surfer con la sua fidanzata Alicia, attacca a testa bassa il surfista argentato, e i due se le danno di santa ragione, in uno scontro divenuto subito epico.
Normale che una tale qualità di fumetto diventasse subito così apprezzato e così famoso fra i lettori.
Nonostante i dialoghi, che ora risultano forse un tantino ingenui, pagando lo scotto del tempo, ma tutto sommato ancora godibili, consiglio vivamente una lettura o ri-lettura di queste grandissime saghe, che ancora stupiscono per la loro unicità di idee.


domenica 7 ottobre 2018

Il viaggio della strega bambina - Celia Rees



  • Titolo: “Il viaggio della strega bambina”.


  • Titolo originale: "Witch Child"
  • Autore: Celia Rees
  • Nazionalità Autore: Inglese
  • Data di Pubblicazione: 2000
  • Editore: Salani
  • Genere: Romanzo

"Mi chiamo Mary, sono una strega. O meglio, qualcuno mi chiama così."

Le carte di Mary, scritte in forma di diario, vengono ritrovate circa trecento anni dopo la loro compilazione. Sono state cucite all'interno di una trapunta e le loro ultime pagine, appartengono ad una grafia differente.
 Sono state scritte verso la metà del 1600, nel tempo della caccia alle streghe. Precisamente iniziano nel marzo del 1659 e terminano nell'ottobre o novembre del 1660.


Mary vive con la vecchia nonna Alice. La loro casetta è ai margini del bosco e con le erbe che loro stesse coltivano o raccolgono tra gli alberi, curano e aiutano gli abitanti del paese. Eppure, quegli stessi uomini verranno a prendere l'anziana donna, accusandola di stregoneria e gravi peccati demoniaci. 
Dopo atroci torture, proprio mentre la nonna muore, la bambina viene portata via con la forza da una bellissima giovane donna, la quale le darà una nuova identità e una nuova possibilità, facendola viaggiare via mare dall'Inghilterra a Salem in America. Durante il viaggio i superstiziosi marinai notano un susseguirsi di presenze femminili a loro protezione, sentono di non essere mai soli, sempre osservati e seguiti. Mary, riscopre in sè capacità particolari, che terrà nascoste anche e soprattutto in mezzo a quei puritani che cerca continuamente di imitare per confondersi tra loro. Non riuscirà però a celarsi a lungo, e mentre i suoi compatrioti si impantanano sempre piu nel bigottismo e nella paura, iniziando una nuova caccia alle streghe, Mary troverà in alcuni nativi americani un'affinità e un'apertura mentale sconosciuta ai suoi. 

"Non so mai se Penna Azzurra sarà lì. Appare e basta. Non lo vedo mai. Potrebbe essere a poche spanne e non lo capirei. Mi insegna a essere silenziosa nella foresta, abbastanza perché gli animali escano allo scoperto senza avere paura. E mi insegna i richiami degli uccelli. Ora riesco a fare la ghiandaia quasi bene come lui. Ecco come faccio a sapere se c'è. Io chiamo e lui risponde."


Veramente un bellissimo libro, scritto in modo coinvolgente, intrigante e raffinato. Una fotografia del mondo puritano del seicento inglese che evidenzia l'oscurità del periodo, pieno di ignoranza, superstizioni e sospetti.

Vai all'intervista di Celia Rees:
https://laccalappialibri.blogspot.com/2018/11/intervista-celia-rees.html?m=1

martedì 2 ottobre 2018

Il Prezzo della Bellezza - Rosa Teruzzi


Rosa Teruzzi
Il Prezzo della Bellezza
Rusconi Editore


"L'AVETE SENTITO IL BOTTO?
La scritta campeggia a caratteri cubitali sul muro, la vernice rossa che gronda dalle lettere come sangue."

Irene è una giornalista di cronaca nera
Delicata, modesta, per niente aggressiva o competitiva. Ha un fascino lieve e leggero. Il suo punto di forza, la sua unicità è il suo "dono", la sua "pelle di carta velina", grazie alla quale riesce a sentire le emozioni più violente delle persone che entrano in contatto con lei, dolore, rabbia, senso di colpa. Sente i loro rimorsi, le loro paure, i loro demoni. Eppure, in questa indagine che coinvolge i chirurghi plastici di Milano, non sempre riesce a "percepire"... Dovrà affidarsi quindi al suo intuito e al suo fidato collega e amico, Angelo il fotografo. Insieme inseguiranno la notizia e il colpevole tenendo anche a bada il loro capo maschilista e trasandato, il Cagnaccio.
Nonostante queste sue straordinarie capacità, Irene fatica comunque a mettere a fuoco i suoi problemi personali. Ha una relazione difficile con un fidanzato in prima linea nell'indagine, e per non perdersi nei meandri  dei suoi dubbi, si affida ad una guru, una vicina di casa dalla sensibilità particolare.
Un libro davvero piacevole, un personaggio a cui ci si affeziona in brevissimo tempo perché c'è un po' di Irene in ognuno di noi.