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domenica 7 ottobre 2018

Il viaggio della strega bambina - Celia Rees



  • Titolo: “Il viaggio della strega bambina”.


  • Titolo originale: "Witch Child"
  • Autore: Celia Rees
  • Nazionalità Autore: Inglese
  • Data di Pubblicazione: 2000
  • Editore: Salani
  • Genere: Romanzo

"Mi chiamo Mary, sono una strega. O meglio, qualcuno mi chiama così."

Le carte di Mary, scritte in forma di diario, vengono ritrovate circa trecento anni dopo la loro compilazione. Sono state cucite all'interno di una trapunta e le loro ultime pagine, appartengono ad una grafia differente.
 Sono state scritte verso la metà del 1600, nel tempo della caccia alle streghe. Precisamente iniziano nel marzo del 1659 e terminano nell'ottobre o novembre del 1660.


Mary vive con la vecchia nonna Alice. La loro casetta è ai margini del bosco e con le erbe che loro stesse coltivano o raccolgono tra gli alberi, curano e aiutano gli abitanti del paese. Eppure, quegli stessi uomini verranno a prendere l'anziana donna, accusandola di stregoneria e gravi peccati demoniaci. 
Dopo atroci torture, proprio mentre la nonna muore, la bambina viene portata via con la forza da una bellissima giovane donna, la quale le darà una nuova identità e una nuova possibilità, facendola viaggiare via mare dall'Inghilterra a Salem in America. Durante il viaggio i superstiziosi marinai notano un susseguirsi di presenze femminili a loro protezione, sentono di non essere mai soli, sempre osservati e seguiti. Mary, riscopre in sè capacità particolari, che terrà nascoste anche e soprattutto in mezzo a quei puritani che cerca continuamente di imitare per confondersi tra loro. Non riuscirà però a celarsi a lungo, e mentre i suoi compatrioti si impantanano sempre piu nel bigottismo e nella paura, iniziando una nuova caccia alle streghe, Mary troverà in alcuni nativi americani un'affinità e un'apertura mentale sconosciuta ai suoi. 

"Non so mai se Penna Azzurra sarà lì. Appare e basta. Non lo vedo mai. Potrebbe essere a poche spanne e non lo capirei. Mi insegna a essere silenziosa nella foresta, abbastanza perché gli animali escano allo scoperto senza avere paura. E mi insegna i richiami degli uccelli. Ora riesco a fare la ghiandaia quasi bene come lui. Ecco come faccio a sapere se c'è. Io chiamo e lui risponde."


Veramente un bellissimo libro, scritto in modo coinvolgente, intrigante e raffinato. Una fotografia del mondo puritano del seicento inglese che evidenzia l'oscurità del periodo, pieno di ignoranza, superstizioni e sospetti.

Vai all'intervista di Celia Rees:
https://laccalappialibri.blogspot.com/2018/11/intervista-celia-rees.html?m=1

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