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venerdì 24 agosto 2018

C'è un cadavere in biblioteca - Agatha Christie

Titolo originale: The Body in the Library
Prima edizione: 1942
Autrice: 
Agatha Mary Clarissa detta
 Agatha Christie


"Oh signora, signora, c'è un cadavere in biblioteca!"

È la cameriera di una casa signorile nei dintorni di Londra che sveglia spaventata, incredula e urlante la signora padrona di casa e suo marito.
Il cadavere steso sul tappeto è di una giovane donna strangolata. La casa è di un'amica di Miss Marple, la quale sarà prontamente chiamata per collaborare alla risoluzione del caso.
La giovane rinvenuta cadavere lavorava in un albergo molto frequentato e a pochi chilometri di distanza dal punto di ritrovo del corpo, ed era entrata nelle grazie di un facoltoso uomo d'affari rimasto paralizzato dopo un incidente aereo. L'uomo aveva deciso di adottarla rivedendo in lei la figlia morta. Poco dopo viene scoperto un altro cadavere, è una giovane bionda in un'auto bruciata. Il caso si fa sempre più ingarbugliato fino al momento in cui un ragazzo del posto mal visto dai paesani, viene arrestato con l'accusa di omicidio. Miss Marple non è però di questa idea e, con uno stratagemma, riesce a far venire allo scoperto il vero omicida.

Il libro scovato su una bancarella si è rivelato molto molto carino. Vorrei anch'io un'amica come Miss Marple. È una vicina di casa che sfrutta al meglio le indiscrezioni sui suoi compaesani per risolvere gli enigmi di zona. Ha l’occhio lungo, le orecchie aperte e il proverbiale sesto senso femminile ben sviluppato. In fondo non sono queste le qualità per riuscire in un caso da risolvere? 

Curiosità
Tra le sue opere, oltre ai racconti gialli anche opere teatrali e alcuni romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott.

Sito ufficiale dedicato all'autrice
Pagina Facebook ufficiale


sabato 18 agosto 2018

Intervista a Debora Bonacchi

 Debora Bonacchi, scrittrice del libro:
 "Il sogno, il silenzio, la nascita".




Una storia vera. Una donna in lotta, che come ognuna di noi si trova a fare i conti con i sogni del proprio passato, la continua rinascita nel presente, ed il cuore nel silenzio del futuro.


1 - Ciao Debora, parlaci brevemente di te, chi sei oggi?

Ciao Barbara, chi è Debora oggi? E' una domanda che non mi ha mai fatto nessuno e mi spiazza un pochino.......Cosa ti rispondo: che sono consapevole, che ho un'esperienza che mi ha cambiata profondamente? Ad essere sincera: la mia vita non la cambierei con nessuno al mondo, forse questo ti sembrerà strano, molto strano, tutti rincorrono qualcosa nella vita. Io no!
Ho già tutto quello  di cui  ho bisogno: prima di tutto una bella famiglia, una figlia fantastica, un lavoro gratificante, la mia indipendenza, quindi sono appagata. Certo, se poi penso a tutto quello che mi piacerebbe avere.............ma questa è un'altra storia.

2 - Quando e perché decidesti di scrivere il tuo primo libro: Il sogno, il silenzio, la nascita.

Dopo il mio incidente, ho avuto bisogno di un'aiuto psicologico per capire la mia nuova esperienza di vita. In un primo momento mi sono fatta aiutare da uno Psichiatra amico di famiglia: Dott. Corrado Bogliolo, un grande psichiatra. Con lui ho superato la fase più difficile, ma dovevo essere portata a Firenze una volta al mese per il trattamento. Il dott. Bogliolo poi non ritenne più indispensabile farmi andare da lui  a Firenze e perdere così una giornata a causa delle mie necessità. Cercai quindi uno psicologo vicino, e attraverso di lui, che aveva scritto alcuni libri, mi venne il desiderio di mettere per scritto la mia esperienza, con la speranza che potesse essere utile a chi la leggeva.

3 - La tua storia, l’ho letta, è stata molto toccante, molto forte. Ti senti di dare un consiglio a chi oggi si trova a vivere quello che hai passato tu?

Per fortuna, l'esperienza di un'incidente stradale od altro, non sarà mai uguale ad un'altra. Ma una frase mi viene da cuore: resta in grazia di DIO, se hai fede. Lui non 
ti abbandonerà mai! Me lo diceva sempre mio nonno Michelangelo. 

4 - Sei stata contattata da qualcuno dei tuoi lettori? Se si, raccontaci qualche aneddoto.


Con orgoglio ti dico SI! Molti lettori hanno chiesto soprattutto come ci si sente.....
la curiosità umana  è molto forte e la domanda più ricorrente è quella sul coma: hai visto qualcosa mentre eri in coma? Ma è vero che non si sente niente e non si vede? 
Domande di questo genere, alle quali rispondevo e rispondo anche adesso cercando di dare più particolari che ricordo, avvalorando i racconti che sono stati fatti da altri che come me sono stati in coma per brevio lunghi periodi.

5 - Com'è stata vista questa tua attività di scrittrice da parte di famigliari ed amici? Ti hanno appoggiata?


Se ti riferisci  alla scrittura del libro, i miei sono stati felici per me, in quanto ho realizzato un sogno. Lasciare la testimonianza, che si può vivere, nonostante tutto, per 
me è importantissimo: mai arrendersi, questo  è il mio motto!

6 - Quali sono state le difficoltà più grandi affrontate prima di arrivare a scrivere la parola fine nel tuo libro?


Ho letto il manoscritto molte volte cercando di essere all'esterno del mio vissuto. in questo modo ho cercato di capire se i miei messaggi scritti tra le righe erano abbastanza chiari,e quando ho capito che era così
ho deciso di passare al lavoro successivo: il correttore di bozze, e la ricerca dell'editore che non è stata semplice.

7 - Hai scritto altri libri? Se si quali? Se no, hai in progetto di farne altri?


Sinceramente ti dico che non ho mai avuto il desiderio di diventare una  scrittrice.
Quindi non ho in ponte nessun libro. Il desiderio si è avverato, vorrei soltanto che venisse letto da molte più persone.

8 - Hai un blog o una pagina Facebook destinata ai tuoi lettori?


Non ho un link  per i lettori, sinceramente non m'interessa perché, come ti ho già detto, ho soltanto voluto condividere la mia storia.

9 - Ad un'amante di libri che autori consiglieresti? Chi sono i tuoi autori preferiti?


Leggere, leggere e tanto per cambiare leggere. Questa é l'unica raccomandazione che mi sento di dare. Secondo la mia esperienza di lettrice é bene leggere un poco di tutto.
Ogni autore ha qualcosa di unico da dire, e vale la pena di leggere tutto, ma proprio tutto.

10 -  So che lavori in una biblioteca, a me che amo i libri sembra un lavoro bellissimo, mi sbaglio?


Ti assicuro che c'é tutto ma non il tempo per leggere. Chi lavora in una biblioteca, secondo la mansione che ha, mi riferisco al laureato in biblioteconomia, non ha tempo da lettura, se non il proprio tempo libero. All'interno della biblioteca ho il compito di ricercare i libri che un'utente vuole, posso dare dei consigli sulla lettura di un libro se ho avuto il tempo di leggerlo, aiuto gli studenti a fare le loro ricerche, registro i quotidiani ai quali siamo abbonati, ricerco i titoli a catalogo e con il numero della loro collocazione, mando l'utente a scaffale a prenderlo se il libro risulta disponibile, ed adesso da un anno poco più,lo posso richiedere da una biblioteca della provincia di PT, perché ci sono i corrieri che provvedono a portare i libri da una biblioteca ad un'altra. Ma ti giuro che non c'éproprio il tempo, offriamo anche l'opportunità di navigare in internet e tutto questo gratuitamente.

11 - Una domanda un po’ particolare: chi è per te un VINCENTE?


Forse ti stupirà  la mia risposta, ma un vincente per me é colui o colei che affronta la vita sempre sorridendo. Non é affatto semplice neppure per me, ma  credimi, per vivere, io,l'ho fatto.Anche se sono stata molto disperata in alcuni momenti: Non fare mai all'altro quello che non volessi fosse fatto a te, restare in grazia di dio; amare il prossimo tuo come te stesso.
Questi secondo me sono comandamenti da seguire.

12 - Personalmente amo scrivere e leggere di donne guerriere, di personaggi coraggiosi, perseveranti e altruisti. Ho trovato questo anche nel tuo libro, in te. Per me sei una guerriera. Tu come ti vedi?


MI rendi molto felice con quello che affermi su di me. Sono si una guerriera, per forza di cose lo sono diventata: mio padre e mia madre sostengono che lo sono sempre stata, e questa esperienza mi ha rafforzato ancora di più.

Resto a tua disposizione ed anche dei tuoi lettori del blog: hai la mia disponibilità, ovvero se vogliono
farmi domande sono disposta a rispondere: con i miei tempi perché mi stanco molto.
Ciao Barbara, ti ringrazio e sono onorata che mi dai la possibilità di "lavorare" nel tuo blog.
A presto.  
PS felice di averti incontrata nel mio cammino.

Vai alla recensione del libro IL SOGNO, IL SILENZIO, LA NASCITA 



mercoledì 8 agosto 2018

Ciclo di Belgariad - Il Segno della Profezia - David Eddings

Per gli amanti del Fantasy suggerisco il Ciclo dei Belgariad di David Eddings.
Libro primo:
"IL SEGNO DELLA PROFEZIA."
Viaggiare con l'Antico Mago Belgarath, con l'affascinante sua figlia la Maga Polgara e il giovane Garion è stato davvero intrigante.
In questo primo vi è la conoscenza dei due stregoni leggendari e del giovane Garion. I tre vanno alla ricerca di un talismano rubato, una pietra del potere chiamata l'Occhio, forgiata dal dio Aldur per contenere il desiderio di dominio di suo fratello, il dio Torak, due divinità che in tempi ormai remoti governavano la Terra.
La pietra, inizialmente nelle mani del custode, viene rubata in modo sconosciuto e i tre, insieme ad altri tre singolari personaggi, iniziano la loro avventura per recuperarla. Il quattordicenne Garion viene scaraventato in un attimo dalla tranquilla e semplice vita nella fattoria con la zia Pol, a viaggiatore accompagnato da una incredibile brigata. Penserà di essere solo un semplice contadino, ma si troverà a fare i conti con una realtà ben diversa e con un'eredità molto pericolosa.
Curiosità:
L'autore David Eddings scriveva con il contributo della moglie, la quale curava la parte riguardante le donne, dando così un maggiore tocco di femminilità e credibilità.

BUON VIAGGIO

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domenica 5 agosto 2018

Ragione e Sentimento - Jane Austen


Titolo originale: Sense and Sensibility
Autore: Jane Austen
Anno di prima pubblicazione: 1811

"Nutro un tale risentimento verso di me per la sciocca, scellerata follia del mio cuore, che adesso ogni passata sofferenza è per me trionfo ed esultanza”

"Un uomo che non sa che fare del proprio tempo non è mai consapevole di invadere quello degli altri.”


Magnifica, ironica e godibile Jane Austen.
A duecento anni dalla sua dipartita riesce ad essere sempre moderna e divertente, e se lo dice un'amante del fantasy...
Immagino come fosse all'avanguardia per quei tempi, donna colta, non sposata e indipendente grazie alle sue opere. Riusciva a scrivere nonostante fosse spesso circondata da molta confusione. Spesso gli 11 nipoti, figli di uno dei fratelli, restavano a casa con loro,  e tra bambini, parenti e ospiti vari, era spesso in sovrabbondante compagnia.

In questo libro la Austen presenta due sorelle con diverso carattere. Marianne passionale ed impulsiva, tutta cuore e sentimento, colei che non si risparmia ad amare e che spregia le convenzioni, la quale si troverà poi delusa e appassita quando il suo amato Willoughby l'abbandonerà.  Sì contrappone Elinor, cuore guidato dalla ragione, intelligente, misurata e composta. Innamorata di Edward, compassato e silenzioso che  agli occhi della sorella Marianne risulta uomo privo di sogni e fantasia.
Nel mondo di Austen, le giovani donne cercano un matrimonio conveniente e sicuro a livello economico. Sono vecchie molto presto e vivono leggendo, passeggiando nelle campagne e nei boschi, fanno gite, viaggi in carrozza e visite a parenti ed amici. Ovviamente quelle del loro ceto.

Mi piace il modo della Austen di sottolineare alcune virtù ormai dimenticate quali l'equilibrio, il controllo di sé e della propria linguaccia contro il vizio del pettegolezzo, l'onestà, la capacità di non essere sempre al centro delle altrui attenzioni, il rispetto verso il prossimo.

Grazie Jane.

Jane Austen Society of Italy