♡ Se ami veramente qualcuno,
o gli regali un Viaggio o gli regali un Libro! ♡

martedì 6 agosto 2019

Donne che non perdonano - Camilla Làckberg




Ingrid, l'ex giornalista.
Victoria, la principessa dei gangsters.
Birgitta, la brava insegnante.

Tre vite estremamente differenti, tre donne sole, vittime silenziose incapaci di chiedere aiuto.

I loro mondi si incontreranno in un punto oscuro della loro esistenza, la loro lucidità le rendera libere da catene private ma le legherà in modo indissolubile l'una all'altra.

Non un giallo, non un noir, una storia di straordinaria violenza e di straordinaria vendetta.

Il libro è breve e si legge tutto d'un fiato. È semplice, scorrevole, senza alcuna complicazione. È asciutto ed essenziale. È come se le protagoniste confidassero al lettore il loro vissuto e il loro piano, senza interessarsi dei giudizi. Davanti a loro vedono un solo ed unico modo per affrontare il problema, e lo mettono in atto con la freddezza di chi va incontro solo ad un altro impegno di giornata.

mercoledì 31 luglio 2019

Intervista a Erika Anatolio



Erika con il suo bellissimo Akita
di nome Zen

Eccoci all'intervista con Erika Anatolio, giovane scrittrice romana che ha partecipato con le sue opeto al Salone del Libro di Torino.
Gentilmente ha acconsentito di rispondere ad alcune nostre domande...

1- Ciao Erika. Prima di tutto parlaci un po'di te, che cosa fai nella vita, ma soprattutto raccontaci delle tue passioni, dei tuoi interessi e perché no, del tuo carattere.

Ciao Barbara e Marco,
innanzitutto grazie per questa opportunità. Mi chiamo Erika, sono di Roma e ho ventotto anni. Nella vita lavoro per un ecommerce, quindi nulla a che fare con i libri e oltre a leggere e scrivere, ho molte passioni. Sono una persona curiosa e mi piace conoscere posti nuovi, e ultimamemente sto scoprendo la bellezza di visitare ogni angolo delle città in sella a una bici! È davvero bellissimo. Poi mi piace tutto ciò che ha a che fare con le belle arti, un hobby che mi prende moltissimo tempo, per non parlare delle passeggiate nei boschi in compagnia del mio cane. Amo la natura ed esplorarla con Zen è sempre una splendida avventura.


2- In tutto questo, come mai hai pensato di intraprendere la stupenda ma anche difficile strada della scrittrice? C'è un evento particolare, una svolta che ti ha fatto decidere o è un desiderio che è cresciuto a poco a poco fino a concretizzarsi?

Ho iniziato a scrivere per un semplice motivo: non c’era più nulla che mi facesse venire voglia di leggere. Devi sapere che io cerco quei libri che mi fanno venire voglia di rileggerli all’infinito e purtroppo è molto raro trovarli. Perciò ho deciso che avrei scritto io stessa dei libri che volevo trovare nelle librerie.

3- Puoi farci una cronistoria dei tuoi libri, come sono nati, accennando brevemente di cosa parlano?

Il primo libro che ho scritto è stato “Con te ho trovato la luce” ed è il primo che ho pubblicato. La stesura è stata presa e modificata da un altro libro che stavo scrivendo ma che poi ho deciso di fermare e cambiare. Parla di una ragazza che ha perso la memoria e non si arrenderà finché non avrà fatto luce su tutti i misteri che la circondando.
Questo libro fa parte di una saga ma in realtà è un autoconclusivo, i due libri che lo seguono, raccontano sempre la storia della protagonista ma con tutti gli eventi che l’hanno portata a perdere la memoria.

Io, Buk e Irene” un romanzo inedito che parla di una donna di 38 anni a cui non piacciono i bambini e per una serie di eventi, si ritroverà a dover accudire una bambina di nome Irene. È un romanzo che ho scritto per una persona a cui piacciono queste storie e ho preso spunto dall’esperienza che ho avuto come ragazza alla pari in Galles, diversi anni fa.

Come tutto iniziò” e “Principessa Ribelle” sono i due romanzi che seguono "Con te ho trovato la luce" e sono i due prequel in cui si narra la storia di Melanie e dei suoi amici.

Quello che non ti dicono dell’amore”: romanzo inedito con protagonista Arianna Ross, personaggio che troviamo in Con te ho trovato la luce e parla un po' di quello che accade dopo la fine di Con te ho trovato la luce.

L’ultimo che ho scritto non ha ancora un titolo ma parla di una scuola che prepara dei giovani studenti a essere delle spie…


4- Sappiamo che ami molto gli animali e c'è un protagonista speciale in alcuni tuoi racconti, un cane. Vuoi parlarci di lui e spiegarci il perché di questa tua scelta di dare a un animale un ruolo importante nella tua storia?

Zen è il mio cane, un akita giapponese che ora ha 7 anni. Ho desiderato un cane sin da quando ero bambina e sette anni fa ho realizzato questo desiderio. Lui mi ha cambiato la vita, mi ha fatto scoprire lati di me che non conoscevo e mi ha avvicinata profondamente alla natura. Ho voluto che accompagnasse Melanie e i lettori, per mostrare quanto sia speciale avere un compagno del genere. C’è una scena, verso la fine del libro, veramente accaduta con Zen.


5- Ogni scrittore ha un metodo di scrittura. Qual'è il tuo personale? Come trovi le idee e sviluppi la tua creatività narrativa? C'è un luogo o una condizione particolare che prediligi per scrivere?

Per prima cosa invento i personaggi e la storia. Prima di mettermi a scriverla devo avere bene in mente cosa vuola raccontare e il finale, altrimenti sarebbe come una nave in piena tempesta: non saprei come farla andare in porto.
Le idee le trovo nel quotidiano, da ciò che vedo, sento e leggo. A volte mi sono venute idee mentre lavavo i piatti o spazzavo. Ma la vera fonte di ispirazione arriva quando ascolto la musica sul divano o passeggio nei boschi.
Per scrivere ci deve essere calma, altrimenti non mi concentro e non riesco a scrivere nulla.


6- Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in cantiere qualche altra opera? Parlarcene in anteprima 😉

Sto scrivendo un romanzo storico, sempre con una protagonista avventurosa. Adoro la Londra vittoriana con i balli e le carrozze. Se avessi vissuto in quell’epoca, molto probabilmente sarei stata una signorina che fuggiva dai balli per farsi una gara a cavallo...

7- Hai già realizzato più libri. Cosa ti sentiresti di suggerire, in base alla tua esperienza, a chi sente svolazzare nella sua testa l'idea di scrivere un romanzo?

Per iniziare a scrivere un romanzo… bisogna iniziare a scriverlo! Perciò niente paura, aprite word e scrivete. Ma almeno abbiate bene in mente che cosa volete raccontare, strutturate i personaggi e vedrete che poi saranno loro a decidere cosa fare. A volte ho dovuto discutere con le mie protagoniste perché erano pronte per alcune cose e io non ero affatto d’accordo. Alla fine hanno vinto loro e devo ammetterlo: avevano ragione.


8- Puoi dirci quali sono le tue preferenze di lettura? Hai un libro preferito o un autore che ami particolarmente?

Non ho un libro preferito né un autore preferito ma ho una linea guida per scegliere i romanzi: la protagonista deve essere una persona coraggiosa e pronta a vivere tantissime avventure. Se la storia non ha un’avventura o del mistero, allora non fa per me. Tuttavia non deve essere un thriller.


9- Ti abbiamo conisciuta al Salone del Libro di Torino. Cosa ne pensi di questa esperienza? Cosa ti ha dato?

È la prima volta che sono stata al Salone del Libro di Torino, perciò è stata un’esperienza nuova e interessante. In più ci sono andata con il gruppo del collettivo scrittori uniti che mi ha dato la possibilità di conoscere altri autori e romanzi. Mi ha fatto bene parlare con altri autori come me e sapere che non sono stata l’unica a intraprendere questa strada.

Grazie mille per questa opportunità.

giovedì 27 giugno 2019

Bianco Letale - Robert Galbraith

Terzo libro della serie investigativa di Galbraith/Rowling


Cormoran Strike mantiene il suo fascino, il suo intuito, la sua capacità di conivolgere e trascinare il lettore durante tutta la storia.
È un protagonista, perfetto nella sua imperfezione, riesce di nuovo a farsi amare e a stupire per la sua intelligenza e semplicità. 
Beve litri di birra, fuma troppo, mangia anche di più, eppure non delude e piace. Molto.
La brillante Robin, ex segreteria ed ora socia che oltre al talento e bellezza ha anche la capacità di trovarsi spesso troppo coinvolta nei casi, tanto da finirci dentro fino al collo, si troverà a fare i conti con un matrimonio  fresco che pesa come un macigno e la voglia di dimostrare il suo valore dopo aver rischiato la vita nell'ultima avventura.
Bianco letale ha una storia complessa. Un personaggio di spicco della politica viene ricattato per il suo passato. Non lo aiuta avere una moglie capricciosa, dei figli dai difficili trascorsi e una serie di eventi che fanno dubitare della sua onestà. Cormoran e Robin si troveranno a domandarsi se colui per cui lavorano sia vittima o carnefice. Chi e l'uomo che li ha assoldati? E poi, chi è quel giovane ragazzo piombato all'improvviso nel loro ufficio dicendo di aver visto uccidere un bambino? 
Dovranno scavare fino in fondo in un passato pieno di ombre fino ad un finale mozzafiato.

lunedì 27 maggio 2019

SalTo19: Intervista a Laura Santella

Il Salone del Libro è l'occasione perfetta per conoscere a fondo la talentuosa scrittrice fantasy Laura Santella, che gentilmente ci ha dedicato parte del suo tempo in fiera per rispondere alle nostre domande.
Un grazie speciale anche a Dark Zone, per averci permesso di usare il loro spazio espositori.


Conosciamo la scrittrice...

https://laura-santella.jimdo.com/


Focus sui libri:
Trilogia del Cavaliere di Eron
Lucifer, l'angelo che divenne diavolo
Telyon, la storia antica (con Jury Squarcia)



Con L'autrice


Laura e i suoi libri in esposizione


con Telyon


Laura insieme a Francesca pace, Direttore Editoriale Dark Zone Edizioni




Tipi di Dark Zone



Laura Santella in versione cosplayer,
con uno dei suoi migliori costumi.
I costumi e gli accessori sono opera di l'Arte di Jury, 
mentre lei si occupa del trucco.

https://www.facebook.com/ArteDiJury/



Laura Santella pensierosa sui suoi libri.
Starà già elaborando i suoi prossimi lavori?
Siamo certi che è così!
Ai prossimi romanzi!



martedì 21 maggio 2019

SalTo19 : Nessun limite alla lettura

Al Salone del libro di Torino, allo stand dedicato alle letture per i ciechi e gli ipovedenti, abbiamo incontrato persone gentilissime e disponibili, che ci hanno dedicato il loro tempo per rispondere alle nostre domande.



Intervista con il Signor Vincenzo Massa, di UICI, Unione Italiana Ciechi.


UICI Unione Italiana Ciechi


Intervista a Michele Borra, Vicepresidente Federazione Istituzioni per Ciechi



...e i classici?


La dott.ssa Silvia Ferrari, pedagogista e blogger di Redazione Pedagogica, con Stefano Manzi,
mentre leggono un libro tattile.


dimostrazione di lettura di libro tattile


Redazione Pedagogica






... insieme a Vincenzo Massa e Michele Borra


La responsabile settore informazione e comunicazione di UICI  Katia Caravello
e la dolcissima Lina, suo cane guida


Gli audio-libri





giovedì 2 maggio 2019

Intervista a Jessica Maccario - scrittrice e editor

Ciao, Jessica!
Dopo tanti autori, siamo molto felici di poter svolgere quest’intervista a una editor, perché è una grande opportunità di poter vedere la cose da un altro punto di vista, che non sia il solito binomio autore / lettore.



Jessica con le sue pubblicazioni

  1. Si ha spesso la tendenza a immaginarsi l'editore e i suoi collaboratori astrattamente come un’entità di imprenditoria strutturata di tipo aziendale. In realtà si tratta di persone, così come lo sono gli autori e gli altri addetti ai lavori. Quindi ci piacerebbe per prima cosa conoscerti dal punto di vista personale, delle tue attività, i tuoi hobby, il tuo carattere, la tua filosofia di vita…
Ciao, grazie mille per l’ospitalità! :) sono una ragazza di 29 anni che ha sempre amato i libri, la lettura è stata fin dalle elementari la mia passione preferita, unita a quella della scrittura emersa durante le scuole medie. Ho sempre scritto per un’esigenza personale, un bisogno di sognare, di evadere dalla realtà, di lasciare attraverso le storie delle emozioni e riflessioni. Sono entrata in questo mondo nel 2012, avvicinandomi passo dopo passo al lavoro che sto facendo adesso, prima con le valutazioni dei manoscritti, poi come autrice, infine come correttrice, editor. Mi sono laureata in Beni Culturali Archivistici e Librari lavorando anche nelle biblioteche e, oltre all’ambito letterario, ho fatto un corso come Assistente all’infanzia lavorando con i bambini dell’asilo. Mi piace cucinare e adoro viaggiare, sia con la fantasia che fisicamente ;)
  1. Ora la domanda cruciale: chi te l'ha fatto fare? Vista la quantità di lavoro che immaginiamo ci sia dietro una casa editrice, ed essendo tu già un’autrice immaginiamo quindi impegnata nella scrittura dei tuoi romanzi, che cosa ti ha portata a questa fatidica decisione?
Quando scelsi la facoltà di Lettere sapevo che la letteratura e i libri in qualche modo sarebbero stati la mia strada. Trovo stimolante aiutare gli autori nello scritto, dargli le indicazioni e i suggerimenti sulle modifiche da attuare, aiutarli e promuovere quello in cui credo. Ho dovuto dare meno spazio ai miei scritti e dedicarci meno ore, rispetto a prima, ma non riuscirei comunque a fare a meno di mettermi al servizio degli autori, come mi piace fare anche per gli autori del Collettivo Scrittori Uniti, una bella realtà che condivido con altri colleghi e grazie alla quale riusciamo ad arrivare a importanti fiere italiane, come il Salone di Torino, il Salone della Cultura di Milano, Modena Buk e via dicendo.
  1. Tu sei nello specifico, un editor. Ci spieghi esattamente di che figura si tratta e di cosa si occupa?
Dirigo la Starlight, una collana di Pubme che si occupa delle pubblicazioni di genere fantasy. Ci sono altre collane che si occupano anche di altri generi, mentre io ho deciso di puntare sul fantasy perché è tra i generi che ho scritto e letto in abbondanza. Devo seguire un po’ tutte le fasi della pubblicazione: valutazione, editing, promozione e comunicare con Pubme al momento della messa in commercio. Loro si occupano di questo aspetto, della distribuzione e dei pagamenti. Ci sono anche un paio di persone che mi hanno aiutato a leggere i manoscritti e da qualche settimana collabora con me Annamaria Bosco, con la quale sto cercando di suddividere il lavoro e che si è rivelata da subito molto brava.
  1. Secondo te, quali sono i punti più importanti che una casa editrice deve curare per riuscire al meglio nel suo lavoro?
Ogni passaggio è importante, non si dovrebbe lasciare nulla al caso. Una buona trama e copertina servono ad attirare il pubblico giusto, una buona correzione a non mettere in giro un testo pieno di errori, un editing a migliorare il testo e a far conoscere all’autore quali sono i suoi limiti e quello su cui può lavorare, la promozione a far conoscere il libro ai lettori, ecc. Ho scelto di mandare anche la valutazione del testo a chi viene rifiutato, perché è giusto che l’autore sappia i motivi per cui non abbiamo potuto pubblicarlo.
  1. Perché il nome Starlight? Chi l'ha scelto? Ha un significato particolare, oltre che quello letterale?
L’ho scelto io quando ho pensato a come volessi rappresentare la collana, avevo in mente diversi nomi e nessuno mi sembrava adatto. Ero con mia madre e le stavo proponendo dei nomi legati alle stelle e alla notte, perché il fantasy per me ha il colore del blu, con una luce che solo gli autori sanno dare. Quelle stelle sono gli autori in cui ho scelto di credere e che per me sono molto importanti.
  1. A quali tipologie di opere è rivolta la Starlight? A tutte o è specializzata in qualche ambito di scrittura?
Solo al fantasy, pubblichiamo racconti lunghi, romanzi brevi o romanzi più lunghi (fino alle 500-600 pagine diciamo). Si può visionare il sito https://pubme.me/collanastarlight/, la pagina facebook https://www.facebook.com/collanastarlight/ e il catalogo su https://autoricollanastarlight.wordpress.com/
  1. Qual è il rapporto con l'autore?
Dipende dal carattere dell’autore, perché soprattutto il momento dell’editing viene vissuto in modo diverso dagli autori e quindi può capitare che ci siano ansie o punti di vista diversi, ma in generale mi sono trovata bene con tutti. Apprezzo molto quando vedo che c’è la voglia di imparare e di mettersi in gioco.
  1. Quali sono le difficoltà maggiori che incontri nello svolgimento del tuo lavoro? Quali le soddisfazioni?
Le difficoltà sono principalmente con i tempi, perché ci sono molti manoscritti da valutare, testi su cui lavorare e da promuovere, non è semplice. Possono esserci problemi in qualsiasi momento, non ci sono praticamente orari in quanto a volte mi capita anche di caricare dei file a mezzanotte o di affidarmi al mio ragazzo per l’uso di nuovi programmi. Ho appreso moltissime cose e la bellezza di questo lavoro è che non si smette mai d’imparare. C’è soddisfazione quando senti la gioia di un autore, quando vedi il suo progresso, quando leggi una recensione. Qualsiasi cosa può essere motivo di soddisfazione.
  1. Secondo la tua esperienza, quali sono le differenze fra una grande casa editrice e una più piccola o comunque emergente? Quali i pro e i contro?
Le piccole case editrici sicuramente hanno più difficoltà, sia a emergere sia a essere considerate dalle librerie, senza contare che il budget di soldi a disposizione fa sempre la differenza. Un aspetto che ho sempre preferito delle piccole case editrici è che di solito concedono più libertà, non ti legano con contratti di opzione o prelazione per gli scritti successivi. Da autrice, avere questa libertà di scelta è sempre stata importante per me, al di là della possibilità di arrivare sugli scaffali di una libreria.
  1. Casa editrice e Self publishing. Due realtà e due strade diverse, ma che possono a un certo punto anche incontrarsi. Cosa ne pensi?
Da autrice, sono partita con una piccola casa editrice di Roma e ho scelto in seguito la strada del self, quindi ho sperimentato entrambe le parti. Penso che sia importante farlo, vedere i lati positivi e negativi di entrambe, ne sono uscita arricchita nonostante abbia poi scelto di puntare maggiormente sul self-publishing. È una scelta che non avrei mai fatto all’inizio, tanto più che essere stata scelta mi ha dato una grande gioia, e ho compreso solo in seguito quanto sia importante essere pronti per poter puntare sul self, ed essere disposti anche a spendere per mettere un buon prodotto sul mercato.
  1. Abbiamo ricordato che tu sei anche un'autrice. Vuoi parlarci dei tuoi romanzi? Quali hanno avuto maggior successo e quali ci consiglieresti?
Ho pubblicato la trilogia fantasy de “Gli Elementali”: l’ultimo libro è uscito l’anno scorso ed è stata una soddisfazione per me averla conclusa perché ci ho dedicato molti anni. “Insieme verso la libertà” l’ho scritto durante le superiori e l’ho rivisto qualche anno fa, in quanto c’era una differenza notevole di stile tra il primo e l’ultimo libro, “L’amore non si arrende”, in cui tutte le vicende trovano una loro conclusione.

Altri miei romanzi sono la dilogia “In volo con te” e “Questo viaggio è per sempre”, a cui sono molto legata. Mi ha dato soddisfazioni in quanto il tema che ho trattato, quello dell’omosessualità e dei pregiudizi della gente, è stato accolto bene e per me era importante avendoci messo molto di me e delle mie riflessioni.

Per un periodo ho deciso di puntare sui racconti, anche per affinare la mia scrittura e il mio stile, e ho partecipato a diverse antologie con altri autori, alcune delle quali gratuite.

Ho poi voluto provare a scrivere un romantic suspense, un genere che coniuga la parte romantica con quella più thriller e misteriosa e ne è nato “Io ti libererò”: anche se è un romanzo più breve, di circa 170 pagine, mi ha permesso di mettermi in discussione, di provare qualcosa di diverso e di arrivare a nuovi lettori, infatti è quello che ha venduto di più, anche grazie all’opzione del Kindle Unlimited di Amazon.

Attualmente sto scrivendo un altro romantic suspense, “Io ti salverò”, sempre autoconclusivo anche se ha come protagonisti due personaggi che compaiono in “Io ti libererò” e ho da parte diversi rosa.

Rimando al mio sito per maggiori informazioni: https://jessicamaccario.wixsite.com/jessicamaccariobooks e mi potete trovare su facebook e su instagram.


giovedì 18 aprile 2019

Torino Comics: un salto nel fantastico!

Torino Comics: un salto nel fantastico!

Ci siamo andati con un occhio critico e professionale, ma una volta entrati, ci siamo ritrovati in un’altra dimensione, immersi in un mondo completamente diverso, un mondo di elfi, di spade laser, di guerrieri medievali, di strambi personaggi manga e di supereroi. Era come se i protagonisti di diversi universi fantastici avessero rotto le barriere di story line che li separano e si fossero improvvisamente trovati tutti insieme nello stesso spazio-tempo, creando magicamente un caleidoscopio di colori, suoni, gridi di battaglia e immagini solo apparentemente caotici, perché in realtà appartenenti tutti alla macro-dimensione dell’immaginario, dell’avventura e del divertimento. E così ti capitava di vedere Thor passeggiare con Jack Sparrow come vecchi amici, oppure un componente dell’equipaggio dell’Enterprise conversare tranquillamente con il comandante della Base Lunare Alpha di Spazio 1999, o addirittura imbatterti in Biancaneve a braccetto con Naruto!
In verità ci aspettavamo molti più fumetti...invece tantissimi cosplayers, gadgets e merchandising di ogni tipo e spade e spadoni a iosa!
Alla fine i fumetti, i manga, i videogames c'erano, ma i personaggi erano usciti fuori e avevano preso forma, cimentandosi in performances dal vivo, scontri fra Jedi, battaglie di laser game… o semplicemente mettendosi in posa per qualche scatto e gli immancabili selfie. Anche Barbara a un certo punto è stata fotografata, evidentemente scambiata, grazie al suo consueto modo originale di vestirsi, per qualche personaggio dei fumetti, una sorta di Corto Maltese al femminile forse, o la sorella di Capitan Harlock...😄
Alla fine, Torino Comics è risultato un luogo magico e da leccarsi le dita per gli appassionati, (tantissimi, vista l'enorme affluenza), ma comunque un luogo piacevole e scanzonato, per un momento di svago e divertimento per tutti.

Alla prossima avventura in esterno!

Marco e Barbara
























domenica 17 marzo 2019

Le Sette Sorelle - Lucinda Riley

Lucinda Riley

Primo libro de Le Sette Sorelle

"...ognuna di noi, come amava ricordarci spesso, era diversa dalle altre, speciale... Eravamo le sue ragazze. I nostri nomi erano quelli delle Sette Sorelle, le Pleiadi, la sua costellazione preferita.
Maia è la prima e la più antica, e questo e il mio nome."


Un racconto intrigante. Viene voglia di leggerlo proprio per non rimanere senza le risposte che Pa' Salt ha lasciato in sospeso e che dopo la sua morte bisognerà andare a cercare altrove. 
Le Sette Sorelle D'Aplièse si ritrovano nel castello paterno "Atlantis" raggiungibile solo via lago, proprio a causa della sua inaspettata morte e scopriranno che il genitore adottivo ha lasciato loro uno stravagante testamento che, se vorranno, potranno utilizzare per rintracciare le loro origini. Le Sette Sorelle portano i nomi della costellazione preferita del padre, le Pleiadi. Unico neo l'inesistente settima sorella, quella mai trovata, Metrope. Ognuna di loro è stata infatti adottata fin da piccolissima e prelevata in una differente parte del mondo. Pa' Salt mai aveva spiegato il loro passato e mai aveva raccontato il suo. 
In questo primo libro si viaggia con la bella e riservata Maia, la più grande delle sorelle, l'unica rimasta a vivere ancora nel castello con il padre. La sua si rivela una storia avventurosa, dolorosa e piena di un passato che la aiuterà a capire meglio il suo presente. 

mercoledì 13 febbraio 2019

Intervista a.... L'AccalappiaLibri!

Per questa volta, gli intervistati siamo noi!
Grazie al SEU, Scrittori Emergenti Uniti, comunità di autori e lettori, che ha voluto dedicarci questo spazio, tutto dedicato al nostro blog!


Potete leggere qui l'intervista:

Intervista a L'AccalappiaLibri

venerdì 18 gennaio 2019

Vestivamo alla marinara - Susanna Agnelli

VESTIVAMO ALLA MARINARA
Susanna Agnelli
Best sellers


Gli Agnelli, i principi dell'aristocrazia industriale italiana raccontati da Susanna, piccola e benestante, nipote di Giovanni, fondatore della Fiat nel 1899, che per lei era comunque solo "il nonno" o " il Senatore, come veniva chiamato in casa.
In casa Agnelli i nipoti erano tanti, tutti seguiti da una schiera di governanti, insegnanti, baby sitter e cameriere. Erano considerati quasi di proprietà di famiglia, tanto che alla morte dei figli, Il Senatore, ne prende la potestà.

"Vestivamo rigorosamente alla marinara, blu d'inverno, bianca e blu a mezza stagione e bianca in estate. Per il pranzo ci mettevamo il vestito elegante e le calze di seta corte."

"La visita del Senatore riempie tutti di paura. Poche persone sono invitate a pranzare con lui. Credo che disapprovi gli amici e la vita dei miei genitori."


Le vacanze a Forte dei Marmi d'estate, a Saint Moritz d'inverno, l'adolescenza in scuole prestigiose in Italia e in Europa.
Potrebbe sembrare una vita di spensieratezza assoluta, eppure una certa rigidità segna la sua infanzia. Seguirà poi un'adolescenza agitata e molto, forse troppo libera. Susanna però sente un senso di vuoto e cercherà in quell'ambiente aristocratico e da sogno per molti, la sua realizzazione e la sua strada.
Durante il fascismo si arruola come infermiera volontaria su una nave ospedale, aiuterà molte persone e incontrerà durante la sua gioventù molte personalità note.
Molto bella la fotografia che ne esce del periodo storico che percorre, visto con occhi diversi dalla massa, dove molti personaggi letti nei libri di storia diventano amici o conoscenti.

A me è piaciuto molto, le strade e il sapore della mia magnifica Torino.

 "Le colline al di là del Po coperte dal verde tenero degli alberi, piazza San Carlo con le sue proporzioni e l'eleganza degli archi, dei suoi portici, penso: si, Torino è una bella città, come dicono."

domenica 13 gennaio 2019

La casa dei desideri - Celia Rees

Dalla stessa autrice de:

Il viaggio della strega bambina
La casa dei desideri
Titolo originale: The wish house

"Ciascuno di noi ha il ricordo di un'estate particolare... "
Celia Rees



"Nulla è celato e nulla è proibito."

Un altro interessante romanzo dell'autrice Celia Rees, che nella "Casa dei desideri" racconta la storia di Richard, giovane ragazzo quindicenne in vacanza, che trascorre la sua estate alla Wish House, una magnifica casa fino ad allora abbandonata che deve il suo nome al rumore  del vento tra le foglie degli alberi che la circondano, wish, wish...
Richard, che fin da piccolo amava andare a giocarci insieme al suo amico Dylan immaginando avventure straordinarie e incredibili, dovrà tornarci da solo. Dylan è infatti ormai troppo grande per i loro giochi di bambini. E così, quando decide di fare un salto alla vecchia casa, si trova davanti una bella sorpresa, i nuovi e strani padroni di casa, Hippy, liberi e disinibiti, così diversi dalla sua famiglia da farlo sentire a disagio.
 Jay il talentuoso pittore capofamiglia, artista incomprensibile ed eccentrico che lo ritrarrà, immortalando per sempre quell'estate magica della sua vita.
Lucia, la bella moglie e musa ispiratrice, sensitiva e strega...
Joe il figlio amante della musica, e  poi... soprattutto Clio, la bellissima e irresistibile figlia dagli occhi viola che lo farà innamorare perdutamente.

Il viaggio di un ragazzo ordinario all'interno di una famiglia straordinaria.

Intervista a Celia Rees

Il viaggio della strega bambina

sabato 5 gennaio 2019

A spasso con Bob - James Bowen


"A volte ci vogliono SETTE vite per salvarne UNA"
James Bowen


Un libro che ha conosciuto un periodo di grande fama è la storia vera di Bowen.
James, caduto in preda alla dipendenza da droga e  solitudine, trova una via d'uscita grazie al trovatello Bob che lo obbliga a prendersi cura di lui facendolo sentire nuovamente importante per qualcuno sulla faccia della terra.
James trova Bob magro, affamato e spelacchiato sul tappetino di un appartamento nel suo palazzo e dopo aver verificato che non fosse di nessuno, decide di aiutarlo a rimettersi in forma. Non pensa di costringere in casa un randagio abituato alla libertà, vuole solo che stia meglio, forse vuole donare al pelosetto una dignità che lui stesso cerca, comportandosi in modo differente da tutti gli insensibili che incontra.
Bowen sta cercando infatti di essere autosufficiente suonando per strada e mantenendosi con le monetine dei passanti. Però in pochi lo notano, chi lo guarda vede un tossico che cerca spiccioli e non un uomo sulla via del riscatto.
Sarà Bob che sceglierà di rimanere con lui a cambiargli la vita. Oltre a tutto l'amore incondizionato che gli dona, come solo gli animali sanno fare, lo rende miracolosamente visibile ai passanti, che notando Bob, iniziano a considerare anche James...
Una bella storia, di solitudine, amicizia e rinascita.

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