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mercoledì 31 luglio 2019

Intervista a Erika Anatolio



Erika con il suo bellissimo Akita
di nome Zen

Eccoci all'intervista con Erika Anatolio, giovane scrittrice romana che ha partecipato con le sue opeto al Salone del Libro di Torino.
Gentilmente ha acconsentito di rispondere ad alcune nostre domande...

1- Ciao Erika. Prima di tutto parlaci un po'di te, che cosa fai nella vita, ma soprattutto raccontaci delle tue passioni, dei tuoi interessi e perché no, del tuo carattere.

Ciao Barbara e Marco,
innanzitutto grazie per questa opportunità. Mi chiamo Erika, sono di Roma e ho ventotto anni. Nella vita lavoro per un ecommerce, quindi nulla a che fare con i libri e oltre a leggere e scrivere, ho molte passioni. Sono una persona curiosa e mi piace conoscere posti nuovi, e ultimamemente sto scoprendo la bellezza di visitare ogni angolo delle città in sella a una bici! È davvero bellissimo. Poi mi piace tutto ciò che ha a che fare con le belle arti, un hobby che mi prende moltissimo tempo, per non parlare delle passeggiate nei boschi in compagnia del mio cane. Amo la natura ed esplorarla con Zen è sempre una splendida avventura.


2- In tutto questo, come mai hai pensato di intraprendere la stupenda ma anche difficile strada della scrittrice? C'è un evento particolare, una svolta che ti ha fatto decidere o è un desiderio che è cresciuto a poco a poco fino a concretizzarsi?

Ho iniziato a scrivere per un semplice motivo: non c’era più nulla che mi facesse venire voglia di leggere. Devi sapere che io cerco quei libri che mi fanno venire voglia di rileggerli all’infinito e purtroppo è molto raro trovarli. Perciò ho deciso che avrei scritto io stessa dei libri che volevo trovare nelle librerie.

3- Puoi farci una cronistoria dei tuoi libri, come sono nati, accennando brevemente di cosa parlano?

Il primo libro che ho scritto è stato “Con te ho trovato la luce” ed è il primo che ho pubblicato. La stesura è stata presa e modificata da un altro libro che stavo scrivendo ma che poi ho deciso di fermare e cambiare. Parla di una ragazza che ha perso la memoria e non si arrenderà finché non avrà fatto luce su tutti i misteri che la circondando.
Questo libro fa parte di una saga ma in realtà è un autoconclusivo, i due libri che lo seguono, raccontano sempre la storia della protagonista ma con tutti gli eventi che l’hanno portata a perdere la memoria.

Io, Buk e Irene” un romanzo inedito che parla di una donna di 38 anni a cui non piacciono i bambini e per una serie di eventi, si ritroverà a dover accudire una bambina di nome Irene. È un romanzo che ho scritto per una persona a cui piacciono queste storie e ho preso spunto dall’esperienza che ho avuto come ragazza alla pari in Galles, diversi anni fa.

Come tutto iniziò” e “Principessa Ribelle” sono i due romanzi che seguono "Con te ho trovato la luce" e sono i due prequel in cui si narra la storia di Melanie e dei suoi amici.

Quello che non ti dicono dell’amore”: romanzo inedito con protagonista Arianna Ross, personaggio che troviamo in Con te ho trovato la luce e parla un po' di quello che accade dopo la fine di Con te ho trovato la luce.

L’ultimo che ho scritto non ha ancora un titolo ma parla di una scuola che prepara dei giovani studenti a essere delle spie…


4- Sappiamo che ami molto gli animali e c'è un protagonista speciale in alcuni tuoi racconti, un cane. Vuoi parlarci di lui e spiegarci il perché di questa tua scelta di dare a un animale un ruolo importante nella tua storia?

Zen è il mio cane, un akita giapponese che ora ha 7 anni. Ho desiderato un cane sin da quando ero bambina e sette anni fa ho realizzato questo desiderio. Lui mi ha cambiato la vita, mi ha fatto scoprire lati di me che non conoscevo e mi ha avvicinata profondamente alla natura. Ho voluto che accompagnasse Melanie e i lettori, per mostrare quanto sia speciale avere un compagno del genere. C’è una scena, verso la fine del libro, veramente accaduta con Zen.


5- Ogni scrittore ha un metodo di scrittura. Qual'è il tuo personale? Come trovi le idee e sviluppi la tua creatività narrativa? C'è un luogo o una condizione particolare che prediligi per scrivere?

Per prima cosa invento i personaggi e la storia. Prima di mettermi a scriverla devo avere bene in mente cosa vuola raccontare e il finale, altrimenti sarebbe come una nave in piena tempesta: non saprei come farla andare in porto.
Le idee le trovo nel quotidiano, da ciò che vedo, sento e leggo. A volte mi sono venute idee mentre lavavo i piatti o spazzavo. Ma la vera fonte di ispirazione arriva quando ascolto la musica sul divano o passeggio nei boschi.
Per scrivere ci deve essere calma, altrimenti non mi concentro e non riesco a scrivere nulla.


6- Quali sono i tuoi progetti futuri? Hai in cantiere qualche altra opera? Parlarcene in anteprima 😉

Sto scrivendo un romanzo storico, sempre con una protagonista avventurosa. Adoro la Londra vittoriana con i balli e le carrozze. Se avessi vissuto in quell’epoca, molto probabilmente sarei stata una signorina che fuggiva dai balli per farsi una gara a cavallo...

7- Hai già realizzato più libri. Cosa ti sentiresti di suggerire, in base alla tua esperienza, a chi sente svolazzare nella sua testa l'idea di scrivere un romanzo?

Per iniziare a scrivere un romanzo… bisogna iniziare a scriverlo! Perciò niente paura, aprite word e scrivete. Ma almeno abbiate bene in mente che cosa volete raccontare, strutturate i personaggi e vedrete che poi saranno loro a decidere cosa fare. A volte ho dovuto discutere con le mie protagoniste perché erano pronte per alcune cose e io non ero affatto d’accordo. Alla fine hanno vinto loro e devo ammetterlo: avevano ragione.


8- Puoi dirci quali sono le tue preferenze di lettura? Hai un libro preferito o un autore che ami particolarmente?

Non ho un libro preferito né un autore preferito ma ho una linea guida per scegliere i romanzi: la protagonista deve essere una persona coraggiosa e pronta a vivere tantissime avventure. Se la storia non ha un’avventura o del mistero, allora non fa per me. Tuttavia non deve essere un thriller.


9- Ti abbiamo conisciuta al Salone del Libro di Torino. Cosa ne pensi di questa esperienza? Cosa ti ha dato?

È la prima volta che sono stata al Salone del Libro di Torino, perciò è stata un’esperienza nuova e interessante. In più ci sono andata con il gruppo del collettivo scrittori uniti che mi ha dato la possibilità di conoscere altri autori e romanzi. Mi ha fatto bene parlare con altri autori come me e sapere che non sono stata l’unica a intraprendere questa strada.

Grazie mille per questa opportunità.

sabato 18 agosto 2018

Intervista a Debora Bonacchi

 Debora Bonacchi, scrittrice del libro:
 "Il sogno, il silenzio, la nascita".




Una storia vera. Una donna in lotta, che come ognuna di noi si trova a fare i conti con i sogni del proprio passato, la continua rinascita nel presente, ed il cuore nel silenzio del futuro.


1 - Ciao Debora, parlaci brevemente di te, chi sei oggi?

Ciao Barbara, chi è Debora oggi? E' una domanda che non mi ha mai fatto nessuno e mi spiazza un pochino.......Cosa ti rispondo: che sono consapevole, che ho un'esperienza che mi ha cambiata profondamente? Ad essere sincera: la mia vita non la cambierei con nessuno al mondo, forse questo ti sembrerà strano, molto strano, tutti rincorrono qualcosa nella vita. Io no!
Ho già tutto quello  di cui  ho bisogno: prima di tutto una bella famiglia, una figlia fantastica, un lavoro gratificante, la mia indipendenza, quindi sono appagata. Certo, se poi penso a tutto quello che mi piacerebbe avere.............ma questa è un'altra storia.

2 - Quando e perché decidesti di scrivere il tuo primo libro: Il sogno, il silenzio, la nascita.

Dopo il mio incidente, ho avuto bisogno di un'aiuto psicologico per capire la mia nuova esperienza di vita. In un primo momento mi sono fatta aiutare da uno Psichiatra amico di famiglia: Dott. Corrado Bogliolo, un grande psichiatra. Con lui ho superato la fase più difficile, ma dovevo essere portata a Firenze una volta al mese per il trattamento. Il dott. Bogliolo poi non ritenne più indispensabile farmi andare da lui  a Firenze e perdere così una giornata a causa delle mie necessità. Cercai quindi uno psicologo vicino, e attraverso di lui, che aveva scritto alcuni libri, mi venne il desiderio di mettere per scritto la mia esperienza, con la speranza che potesse essere utile a chi la leggeva.

3 - La tua storia, l’ho letta, è stata molto toccante, molto forte. Ti senti di dare un consiglio a chi oggi si trova a vivere quello che hai passato tu?

Per fortuna, l'esperienza di un'incidente stradale od altro, non sarà mai uguale ad un'altra. Ma una frase mi viene da cuore: resta in grazia di DIO, se hai fede. Lui non 
ti abbandonerà mai! Me lo diceva sempre mio nonno Michelangelo. 

4 - Sei stata contattata da qualcuno dei tuoi lettori? Se si, raccontaci qualche aneddoto.


Con orgoglio ti dico SI! Molti lettori hanno chiesto soprattutto come ci si sente.....
la curiosità umana  è molto forte e la domanda più ricorrente è quella sul coma: hai visto qualcosa mentre eri in coma? Ma è vero che non si sente niente e non si vede? 
Domande di questo genere, alle quali rispondevo e rispondo anche adesso cercando di dare più particolari che ricordo, avvalorando i racconti che sono stati fatti da altri che come me sono stati in coma per brevio lunghi periodi.

5 - Com'è stata vista questa tua attività di scrittrice da parte di famigliari ed amici? Ti hanno appoggiata?


Se ti riferisci  alla scrittura del libro, i miei sono stati felici per me, in quanto ho realizzato un sogno. Lasciare la testimonianza, che si può vivere, nonostante tutto, per 
me è importantissimo: mai arrendersi, questo  è il mio motto!

6 - Quali sono state le difficoltà più grandi affrontate prima di arrivare a scrivere la parola fine nel tuo libro?


Ho letto il manoscritto molte volte cercando di essere all'esterno del mio vissuto. in questo modo ho cercato di capire se i miei messaggi scritti tra le righe erano abbastanza chiari,e quando ho capito che era così
ho deciso di passare al lavoro successivo: il correttore di bozze, e la ricerca dell'editore che non è stata semplice.

7 - Hai scritto altri libri? Se si quali? Se no, hai in progetto di farne altri?


Sinceramente ti dico che non ho mai avuto il desiderio di diventare una  scrittrice.
Quindi non ho in ponte nessun libro. Il desiderio si è avverato, vorrei soltanto che venisse letto da molte più persone.

8 - Hai un blog o una pagina Facebook destinata ai tuoi lettori?


Non ho un link  per i lettori, sinceramente non m'interessa perché, come ti ho già detto, ho soltanto voluto condividere la mia storia.

9 - Ad un'amante di libri che autori consiglieresti? Chi sono i tuoi autori preferiti?


Leggere, leggere e tanto per cambiare leggere. Questa é l'unica raccomandazione che mi sento di dare. Secondo la mia esperienza di lettrice é bene leggere un poco di tutto.
Ogni autore ha qualcosa di unico da dire, e vale la pena di leggere tutto, ma proprio tutto.

10 -  So che lavori in una biblioteca, a me che amo i libri sembra un lavoro bellissimo, mi sbaglio?


Ti assicuro che c'é tutto ma non il tempo per leggere. Chi lavora in una biblioteca, secondo la mansione che ha, mi riferisco al laureato in biblioteconomia, non ha tempo da lettura, se non il proprio tempo libero. All'interno della biblioteca ho il compito di ricercare i libri che un'utente vuole, posso dare dei consigli sulla lettura di un libro se ho avuto il tempo di leggerlo, aiuto gli studenti a fare le loro ricerche, registro i quotidiani ai quali siamo abbonati, ricerco i titoli a catalogo e con il numero della loro collocazione, mando l'utente a scaffale a prenderlo se il libro risulta disponibile, ed adesso da un anno poco più,lo posso richiedere da una biblioteca della provincia di PT, perché ci sono i corrieri che provvedono a portare i libri da una biblioteca ad un'altra. Ma ti giuro che non c'éproprio il tempo, offriamo anche l'opportunità di navigare in internet e tutto questo gratuitamente.

11 - Una domanda un po’ particolare: chi è per te un VINCENTE?


Forse ti stupirà  la mia risposta, ma un vincente per me é colui o colei che affronta la vita sempre sorridendo. Non é affatto semplice neppure per me, ma  credimi, per vivere, io,l'ho fatto.Anche se sono stata molto disperata in alcuni momenti: Non fare mai all'altro quello che non volessi fosse fatto a te, restare in grazia di dio; amare il prossimo tuo come te stesso.
Questi secondo me sono comandamenti da seguire.

12 - Personalmente amo scrivere e leggere di donne guerriere, di personaggi coraggiosi, perseveranti e altruisti. Ho trovato questo anche nel tuo libro, in te. Per me sei una guerriera. Tu come ti vedi?


MI rendi molto felice con quello che affermi su di me. Sono si una guerriera, per forza di cose lo sono diventata: mio padre e mia madre sostengono che lo sono sempre stata, e questa esperienza mi ha rafforzato ancora di più.

Resto a tua disposizione ed anche dei tuoi lettori del blog: hai la mia disponibilità, ovvero se vogliono
farmi domande sono disposta a rispondere: con i miei tempi perché mi stanco molto.
Ciao Barbara, ti ringrazio e sono onorata che mi dai la possibilità di "lavorare" nel tuo blog.
A presto.  
PS felice di averti incontrata nel mio cammino.

Vai alla recensione del libro IL SOGNO, IL SILENZIO, LA NASCITA